giovedì 17 giugno 2021




Capriole Dialettiche


- Ti sei vaxxinato?

Questa è la prima domanda in assoluto che le persone oramai rivolgono a tutti quelli che incontrano più o meno per caso dopo qualche tempo che lo avevano perso di vista.

Non più: “Ciao, come stai? Tutto bene? Che piacere incontrarti…

No!  Oramai il saluto è cambiato: “Ti sei vaxxinato?” Senza neanche un misero “Ciao”.

Quale immiserimento… quale condizionamento stiamo vivendo…

Ma va bene così. Questi sono i tempi.

La situazione, però, diventa drammatica qualora la risposta dovesse mai essere negativa: 

“Non ti sei Vaxxinatoooo? Non vuoi farlooooooo? Ma come ti permetti?”

 

Occorre ammetterlo: coloro che vorrebbero dominare questo nostro mondo e disumanizzare l’uomo sono straordinariamente intelligenti, brillano di acume, così come scintillano d’ingegno i loro fidati sgherri.

Dico questo perché ho dovuto prendere atto di quanto subdolo ma efficace sia il messaggio che i personaggi più famosi (ma anche più vili e più corrotti) attraverso TV, radio e giornali vari, hanno riversato nelle menti delle persone:

“Bisogna vaxxinarsi per il bene di tutti, come atto di solidarietà e socialità… e chi non lo fa è un riprovevole individualista che vorrebbe sfruttare l’altruismo della maggior parte delle brave persone per i propri egoistici fini. Se ne vuole approfittare”.

Incredibile come è ben strutturato e congegnato questo messaggio… ed è ovvio, allora, che sia passato senza incontrare nessun ostacolo nella coscienza collettiva di una popolazione oramai quasi del tutto asservita al Racconto Unico Dominante. Ed altrettanto ovvio è il risentimento, la rabbia oscura e la violenta reazione aggressiva degli asserviti contro coloro che osano opporre convincimenti contrari o anche semplici dubbi.

Ma perché tanta violenza?

La logica delle loro accuse è davvero così impeccabile?

Proviamo a farne l’analisi…

Allora: qualcuno non vuole vaxxinarsi perché magari non è convinto dell’efficacia dell’intruglio o perché intimorito dai suoi possibili negativi effetti futuri. Ecco allora che viene subito attaccato come se fosse un verme vigliacco che vuole sfruttare il sacrificio degli altri… Il sacrifico? Ma allora… correggetemi se sbagliassi, questo vorrebbe dire che gli altri si “stanno sacrificando”! Ma il vaxxino che si sono iniettato non rappresenta la loro liberazione? Non è stata l’inoculazione - come ha recitato uno dei tanti loro ispiratori - il momento più gioioso, più felice e liberatorio della loro vita? Non sono stati inondati di felicità quasi avessero preso la loro prima comunione? Perché allora la collera furiosa contro quei pochi che non se la sentono o comunque non vogliono vaxxinarsi? Tutt’al più dovrebbero essere compatiti per la loro paura, non odiati come se stessero sfruttando il sacrificio di tutti gli altri.

Si dirà: li odiamo perché nella loro vulnerabilità al contagio potrebbero estenderlo anche a noi!

Scusate… ma non vi siete vaxxinati? Non siete dunque così sicuri della vostra copertura? Perché temete per voi?

Ma non sarà, per caso, che in una zona oscura della vostra coscienza qualche dubbio, qualche sospetto o qualche indesiderato timore lo percepite anche voi? Magari lo avete tacitato, per aderire al costume collettivo, per sentirvi “Quelli Giusti” in quanto “tanti”, e tutti “buoni e bravi”… ma non sarà che sotto sotto anche voi avete paura, e allora dovete convincere tutti i dissidenti ad abbracciare la vostra posizione. Anche con la forza… Perché vi è intollerabile che qualcuno possa testimoniare a viso scoperto la propria libertà di giudizio e, dunque, la propria diffidenza… oppure osi sfidare quel Male e quella Morte di fronte ai quali voi, invece, vi siete cacati sotto… o che, addirittura, Dio non voglia, qualcuno di loro possa magari salvarsi là dove voi invece accuserete danni irreversibili?

Perché, altrimenti, odiare chi vorrebbe sottrarsi agli obblighi vaxxinali? Al limite si dovrebbe essere orgogliosi che con il proprio corretto e responsabile comportamento si possano salvare anche così tanti fifoni vigliacchi.

Ma si dirà: no! Perché gli inadempienti potrebbero rendere inutile il nostro sacrificio rendendosi portatori di chissà quali varianti?

E io ripeto: a parte il fatto che voi dovreste essere coperti, perché tali dubbi? Non lo avete letto, non lo avete udito dagli esperti che, semmai, potrebbe essere vero proprio il contrario? Perché la maggioranza degli studi afferma che saranno proprio i vaccinati a poter contrarre le varianti che il Grande Virus, nel tentativo di sopravvivere a quei cattivoni di umani che vorrebbero eliminarlo, elaborerà per farla franca. Insomma… la verità è che potreste essere proprio voi, i vaxxinati, ad essere pericolosi per i dissidenti che vorrebbero contare sul proprio autonomo sistema immunitario per convivere (più che eliminare) il Grande Virus.

Insomma: perché tanta ferocia?

Si dirà: perché i dissidenti non rispettano la socialità. Non hanno a cuore il benessere di tutti e se ne fregano della possibilità di infettare chiunque nel loro vivere nel mondo.

Ah… eccolo il cuore pulsante della questione.

Ma davvero? È questo che pensate?

Bene… esaminiamolo questo concetto di responsabile socialità: è vero! In quanto esseri umani tutti noi “conviviamo”, siamo tutti piccole cellule di un unico grande organismo vivente e dovrebbe essere inimmaginabile che qualcuno possa vivere per sé stesso disinteressandosi del bene comune. La nostra piccola individuale esistenza ha un senso solo in quanto facente parte dell’intera Umanità e nessuno, sottolineo nessuno, dovrebbe potersi sentire appagato o soddisfatto finché ci saranno altri che soffrono o muoiono per tutta una serie di calamità. Tutti noi siamo una Sola Meravigliosa Unità… e come tale dovremmo sentirci e comportarci.

Verissimo!

Ma quando mai lo abbiamo fatto davvero?

Non viviamo forse da sempre in un divario economico mostruoso, nel quale alcuni se ne vanno in giro con automobili, abiti e accessori che costano una fortuna, mentre altri, molti altri, muoiono nell’indigenza, nudi e derelitti, senza neanche entrare nella visuale di coloro “che contano”? E quando mai che ce ne siamo fregati di assicurare ai nostri simili una vita decente, un lavoro dignitoso, le cure necessarie… oppure di eliminare la Fame nel mondo … oppure, ancora più semplicemente, di testimoniare la nostra sentita considerazione, la stima o addirittura l’amore incondizionato a quanti fossero derelitti? E quando guidiamo con spericolatezza le nostre auto e moto sulle strade, ci preoccupiamo forse davvero di ciò che potremmo causare in un momento di distrazione? E quanto ci preoccupiamo di essere sociali quando mettiamo al mondo bambini che poi violenteremo con il nostro egoismo, con la nostra incapacità di amarli per quello che sono, o facendo subire loro le nostre inadempienze come genitori? O ancora, quando licenziamo un dipendente, sbagliamo la pratica di un nostro assistito, inganniamo e truffiamo qualcuno, siamo davvero così preoccupati?

Nei primi anni ’80 del precedente millennio scoppiò l’AIDS… mettendo a rischio la pratica umana forse più essenziale, più significativa, più coinvolgente tra tutte quelle mai esistite. L’umanità fu colpita in un suo centro nevralgico… ma si è forse fermata? Abbiamo smesso di fare l’amore? Ci siamo tenuti a distanza? Ma neanche per sogno… e a volte con mille precauzioni (anche se a rischio, perché i preservativi potevano pur sempre rompersi)… ma tante altre volte sfidando il caso, sempre e comunque ci siamo amati. Spesso infettandoci… senza davvero volerlo. A volte morendo... ma sempre continuando ad amarci.

Eppure, non ricordo campagne a tappeto sul mancato rispetto del senso sociale. Ci dicevano di essere attenti, prudenti, accorti… ma nessun giudizio di asocialità fu mai pronunciato.

 

Adesso, quando qualcuno afferma di non volersi vaxxinare, subito viene guardato con un odio feroce e accusato di mancare del più elementare senso di socialità. Ma SOCIALITA’, in realtà, vuol dire “inclinazione alla convivenza sociale”, e implica empatia (cioè capacità acritica di condividere almeno in parte gli atteggiamenti altrui), disponibilità ad accogliere la complessa diversità degli elementi culturali di un ambiente comune e il saper condividere sé stessi, nel bene e nel male. Essere sociali significa sentirsi parte integrante di un insieme ampio e diversificato, dove convivono luci e ombre, bene e male, pareri discordi, idee contrastanti che attendono di essere conciliate in una superiore percezione della realtà. La socialità implica apertura mentale, rispetto, comprensione, sacrificio di sé, tolleranza, generosità e liberalità.

Non mi sembra sia proprio questa a cui alludono tutti coloro che ne impugnano il vessillo, in realtà per trafiggerci tutti coloro che anche solo di poco si discostano dalla loro propria rigida visione della realtà delle cose nell’attuale momento storico.

 

 Ma non sarà per caso che tanta attenzione alla socialità, di cui la gente si riempie la bocca, si riduca ad essere una ossessiva attenzione solo a sé stessi… alla propria integrità e salute? Non sarà che questa presunta socialità che tutti sbandierano nasconda solo un bieco interesse personale?

 Una cosa comunque è certa… che nessuno se la sentirebbe di affermare:

“Mi sono fatto il vaxxino, facendomi convincere dalla propaganda, oppure per poter andare in vacanza all’estero, in palestra, al cinema, allo stadio… rischiando chissà quanto, e tu mo’ non te lo vuoi fare... sputtanando le mie astratte razionalizzazioni, buttandomi in faccia che sono io il cagasotto, e magari, un giorno, rimanendo tu sano di fronte a me malato...”

Be’ no, una affermazione del genere nessuno oserebbe mai farla. Allora meglio ribaltare la frittata così come i suggeritori del Racconto Unico ci raccomandano di fare: 

“Sei tu il complottista che vuole attentare al buon andamento della società… sei tu il dissidente, l’asociale, il cattivone egoista che vuole sfruttare il sacrificio degli altri. Sei tu, e non io, che vuoi essere libero a discapito della libertà altrui”.

E la condanna, allora, è senza appello! 

 

Mica male no? Anzi, straordinario… bisogna ammetterlo: coloro che sono al timone del Grande Inganno sono davvero bravissimi. Dei veri Maestri della dialettica vuota, astratta e manipolatoria. Entità Sublimi che sulla masturbazione mentale e perciò sterile dell’Uomo stanno tentando di edificare un proprio regno, separato per sempre da quello divino. 

 

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